mercoledì 15 ottobre 2008

Cellulari, la nuova insidia degli sms-spia. Come difendersi?

L'sms è l’ultima frontiera della truffa. Oggi è la volta dei messaggi contenenti un software spia che, una volta installato nel cellulare, intercetta le conversazioni private. La Polizia postale di Napoli, infatti, sta indagando su un "trojan" (il virus che come un cavallo di Troia contiene un inganno per i destinatari e che si inserisce in genere nei computer) che viaggia sui cellulari e li rende intercettabili. La Procura di Napoli sta proseguendo l'indagine, che ha preso piede dalle denunce di molestie di persone che si sentivano spiate dagli ex, su questo fenomeno di cui non si conoscono ancora bene le proporzioni.


Il meccanismo è semplice. Arriva un sms da uno sconosciuto, lo si apre e si installa così un programma sul cellulare che consente il collegamento con un altro cellulare: malintenzionati e criminali possono così ascoltare le conversazioni telefoniche.


La truffa via cellulare, ormai, sembra essere sempre più diffusa. Prima i messaggi che ti invitano ad ascoltare la segreteria telefonica chiamando un 899 e che svuotano le ricariche; poi sms del tipo "Chiami il numero 02/......... di Servizi Interbancari per verificare la transazione con la sua carta di credito, al fine di verificare usi fraudolenti" e che svuotano il conto corrente. Ora gli sms-spia che violano la privacy.

Due le regole per non incappare nelle conseguenze del software spia le suggerisce il vicequestore Domenico Foglia, a capo del dipartimento regionale della Polposta che conduce le indagini: non visualizzare i messaggi (sms o mms) sospetti provenienti da un mittente non identificato, ma soprattutto qualora visualizzati, non salvarli in memoria. "Allo stato, infatti - dice - riteniamo che il software si installi con il salvataggio in memoria del messaggio. Cancellarlo subito dovrebbe preservare l'utente da sgradevoli sorprese". Il software pirata è in grado anche di localizzare l'apparecchio: "Questo perché il programma Polifemo (ma ce ne sono altri simili con nomi diversi), nasce per fini assolutamente leciti, ad esempio per l'individuazione dell'apparecchio in caso di furto o per monitorare un anziano o un bambino in casa da solo".

Ma bisogna fare anche attenzione alle tariffe e tenere d’occhio il credito: il software duplica i messaggi in partenza.

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