Microsoft aggiorna ancora una volta il proprio strumento anti-pirateria. Ottimizzazioni di vario tipo al motore di rilevazione, e qualche variazione per l'utenza.
Mediante un post sul blog ufficiale, il team di sviluppo alle spalle di WGA ha annunciato la disponibilità di una nuova versione dello strumento di notifica.
Come noto, Windows Genuine Advantage (WGA) è un componente aggiuntivo per il sistema operativo distribuito mediante la funzionalità di aggiornamento automatico, che si occupa di controllare che il software Microsoft in uso sia "autentico", ovvero non sia una copia "pirata" acquisita senza versare quanto dovuto.
La nuova versione si concentra, ancora una volta, sul prodotto Microsoft più piratato: Windows XP Professional. L'update presenta solamente novità minori, principalmente localizzate "sotto al cofano": il software è ora in grado di rilevare un maggior numero di chiavi (product key) false o trafugate, così come altri crack in grado di aggirare il meccanismo di attivazione.
Per quanto riguarda la procedura di setup, l'aggiornamento verrà installato richiedendo solamente una conferma su tutti i sistemi che avessero già in uso la versione precedente, mentre proporrà una breve procedura guidata per tutti quei calcolatori che sui quali WGA venisse installato per la prima volta.
Interessante notare che, contrariamente a quanto avveniva in passato, l'installazione del tool su un PC che ne fosse sprovvisto può essere annullata.
Non sono presenti ulteriori novità per quanto riguarda le notifiche proposte all'utenza: vi sarà il solito schermo nero e la finestrella semitrasparente, così come visti nella versione precedente.
Come detto, WGA verrà distribuito proprio in questi giorni tramite Aggiornamenti automatici a tutti i calcolatori che avessero mantenuta attiva la funzionalità
Continua la saga di Windows Ice. Ecco la nuova release realizzata, come sempre, da Greifi Grishnackh con il supporto di Surfer:
Based on OS: Windows XP Professional OEM Service Pack: 3 Version: 07/01/2001 5.1.2600.5512 Lang: ITALIANO Ice Version: 5.0 Supreme ISO: 666 Mb Spazio occupato: 1.02 Gb (senza pagefile.sys) Release date: 19/03/09
Info generali Interfaccia Ice Style Service Pack 3 più Hotfix fino a marzo 2009 Driver SATA support Internet Explorer 7 Windows Media Player 11 Windows Sidebar DirectX 9c Novembre 2008 Flash Player 10 ActiveX Silverlight 2.0 Kel's CPL All-in-One v9.2.6 UWP Utilities Pack** Tweaks e modifiche vari per piu prestazioni e affidabilità Nuove funzioni nel menu contestuale Post-Install with Tweaks
Changelog Windows Update hotfix @ Marzo 2009 Strumento di rimozione Malware non preinstallato (viene aggiornato ogni mese in Win Update) Aggiunti i driver SATA Nuova interfaccia Restyle del tema Vista Ice Nuove proprietà di sistema Nuove animazioni della shell ** Nuovo AVI di intro a fine setup ** "Guida in linea" non presente Tema Luna assente Connessioni TCP/IP portate da 50 a 100 Sostituzione/aggiunta/rimozione dei vari tweaks di Ice Xp Aggiunto il tweak per la cache L2 uguale a 3 Mb (post-install)
**: Coded By Surfer...exclusive Windows Ice XP features...Thank's Man
Bug Fixes Migliorata la compatibilità di alcuni servizi Fixato il problema del fusorario inizialmente impostato su kabul Fix dell'immagine di logon per monitor Wide Gadgets volume non funzionante rimosso Fix del servizio per le tastiere multimediali Fixati alcuni problemi legati a degli hotfix Fix dei suoni di avvio e spegnimento Combinazione di suoni ora preconfigurata Fix di alcune icone "old style" Fixata la freccetta dei collegamenti Fixagi alcuni problemi dell'interfaccia del post-install per monitor con alte risoluzioni Clear type ora attivato al primo avvio Rimozione di alcuni tweaks "obsoleti" Cabaggio file migliorato per uno spazio piu contenuto Ripristinato Outlook Express Ripristinati i "giochi su internet" Risolti alcuni problemi riguardanti i servizi DCOM Fix di bug minori
ATTIVAZIONE: WGA (WINDOWS GENUINE ADVANTAGE) E VIA DICENDO... Dentro il CD c'è una cartella chiamata "!CRACKS!". Apritela e leggete il file di testo chiamato I S T R U Z I O N I. Nient'altro da aggiungere.
eMule: ed2k: Windows Ice XP v5 Supreme.iso (664.96 MiB) Codice: ed2k://|file|Windows Ice XP v5 Supreme.iso|697264128|38FCFA2B098D15385DF2C7467D13FD36|h=DRIIT5CI7IRMW4OM5BFDTTDVUV7P7GYF|/
Ci sono diverse soluzioni per disegnare una piantina della propria casa e decidere come arredarlo, molte di queste si basano su software più o meno professionali a volte anche complessi da utilizzare.
PlanningWiz3 permette di fare tutto ciò gratuitamente e direttamente online, senza necessità d’installare alcun software. E' ben realizzato: molto pratico, non è troppo complesso tirare le pareti del locale o del piano, ed in poco tempo si capisce come inserire il pavimento e tutto quanto riguarda l’arredamento.
Le pecche della piattaforma risiedono nel database poco fornito, ma comunque sufficiente per delineare una linea di massima sul come disporre i mobili e quant’altro e capire di conseguenza lo spazio che ci rimane intorno. Altra nota è la mancanza del supporto per una visione in 3D, ma del resto essendo totalmente online non possiamo chiedere troppo.
E’ possibile cominciare a disegnare anche senza alcuna registrazione, registrandovi però avrete la possibilità di salvare i vostri lavori.
Se trovate un’immagine che si sostiene sia stata scattata da una fotocamera e di essere visualizzata inalterata senza modifiche (che possono essere fatte utilizzando un software come photoshop), JPEGSnoop può scoprire se è originale o meno.
Il trucco consiste nel fatto che ogni immagine contiene una firma digitale e ogni volta che viene salvata un’immagine utilizzando un software di editing, la firma dello stesso viene salvata con l’immagine. In questo modo un sacco di fattori possono essere determinati compresa la fotocamera da cui è stata scattata (utilizzando i dati EXIF). JEPGSnoop è un software freeware che ha un enorme database interno che confronta l’immagine con un gran numero di firme di compressione.
Pertanto se la firma non corrisponde alla firma di una fotocamera ma con la firma ad esempio di photoshop, saprete che potrebbe essere stata manomessa.
jepgSnoop indica se l’immagine è stata editata
Immagine originale scattata con una Canon 850
Nel caso in cui la firma delle immagini non può essere determinata, perché la macchina è abbastanza recente, è sempre possibile aggiornare i dati dallo strumento.
Tipi di file supportati:
* JPG - JPEG Still Photo * THM - Thumbnail per RAW Photo / Movie Files * AVI - AVI Movies * DNG - Digital Negative foto RAW * CRW,. CR2,. NEF,. ORF,. PEF - foto RAW * MOV - filmati QuickTime, QTVR (Virtual Reality / Panoramica 360) * PDF - Documenti Adobe PDF
Nel complesso un ottimo software per verificare in qualsiasi momento, se le immagini spacciate come originali sono effettivamente originali. Ci sono molti altri vantaggi nell’utilizzare JPEGSnoop che cercherò di spiegare in un post al più presto.
Già nei mesi scorsi abbiamo avuto la possibilità di installarlo sui nostri pc, gratuitamente (il download è sempre stato gratuito), e di utilizzarlo per navigare nella rete. Ad oggi la versione definitiva si presenta più agile, più sicura e di facile utilizzo (forse in prestazioni supera anche la 3° versione del browser di casa Mozilla, Firefox). Sono stati risolti qualche piccoli bugs (errori) che hanno caratterizzato la versione di prova lanciata mesi prima, e sono state introdotte delle novità.
Inoltre, in esclusiva per chi ha installato Internet Explorer 8, viene data la possibilità di scaricare il simpatico set di wallpaper e il salvaschermo personalizzato, Goodies.
E’ innegabile lo strapotere che Microsoft ha nel campo dei computers. Secondo alcune statistiche però, circa il 32% degli utenti Windows, vorrebbe utilizzare un Mac; molti però sono bloccati dai prezzi eccessivi, dal lavoro o ancora dalla paura di non sapersi orientare in questo nuovo habitat.
Da quando la Apple ha deciso di utilizzare i processori Intel, come quelli che sfrutta solitamente un normale pc, provare il sistema operativo di Apple sul nostro computer, non è più un sogno. Prima di questo avvenimento infatti, si poteva provare ad emulare il sistema Apple in Windows, ma i risultati non erano certamente esaltanti, poiché il sistema doveva essere molto potente.
Oggi invece è possibile installare realmente nel nostro Hard Disk il Mac OS X Leopard.
(Scarica qui la versione pdf della guida consutabile offline!)
Installare un sistema Apple in un qualunque computer non Apple, è illegale. Chi vuol seguire questa procedura, lo farà di sua volontà. Questa guida infatti, non vuole in alcun modo dare un incipit ad una violazione, bensì vuole documentare un dato di fatto.
Naturalmente, quando utilizzeremo Leopard, non tutto il pc sarà funzionante. Ad esempio potrebbe non funzionare la scheda Wireless, l’audio. Alcuni di questi problemi posso essere riparati attraverso appositi kext. Se avete dei problemi, potete commentare qui su Sparkblog.org, oppure chiedere direttamente al forum (in inglese) InsanelyMac, punto di riferimento di tutto il progetto OSX 86.
N.B.: Una cosa importante da non fare dopo aver effettuato l’installazione e le varie configurazioni, è quello di aggiornare software legati in qualche modo a Apple, come hardware Leopard e iTunes. La società di Cupertino, come è giusto che sia, per bloccare queste pratiche, rende inutilizzabile tutti Leopard appena rileva che il sistema non è originale.
Per iniziare, abbiamo bisogno di un DVD contenente il sistema operativo Mac OS X Leopard patchato per fungere in un pc. Ci sono moltissimi tipi di DVD, ma uno dei migliori e più utilizzati è senz’altro Kalyway, che prende il nome del suo sviluppatore.
Possiamo trovarlo un siti come Mininova o The Pirate Bay sotto la dicitura Kalyway 10.5.2 (o 10.5.3) ed ha un peso di circa 3,66 GB. Se nel nostro hard disk utilizziamo Windows Vista o XP, allora abbiamo bisogno anche del DVD di installazione di Windows XP/Vista, che ci aiuterà in seguito.
Ora che abbiamo i vari DVD a nostra disposizione, andiamo a partizionare il nostro hard disk in modo che Leopard possa trovare una casa in cui abitare Per creare questo spazio, basterà utilizzare GParted, CD Live che permette il partizionamento negli hard disk.
Dopo averlo masterizzato, dobbiamo dire al BIOS di leggere per prima cosa il CD. Quindi dobbiamo, mentre il pc si sta avviando, canc o F1 (a seconda del vostro BIOS) e dirigiamoci nella scheda che, di solito, viene chiamata “Boot sequence”. Qui impostiamo la lettura del CD/DVD al primo posto. Inseriamo il CD nel lettore, e riavviamo la macchina con esso all’interno. Aspettiamo qualche secondo che il pc avvii GParted.
All’esecuzione di GParted, scegliamo l’avvio predefinito:
Quando ci verrà chiesto, selezioniamo “Don’t touch the keymap” nella sezione “Configuring console-data“:
Digitiamo 14 per la scelta della lingua italiana:
Premiamo Invio quando ci verrà chiesto:
Questa è una parte delicata, quindi facciamo molta attenzione. Bisogna avere dello spazio non allocato per poter creare una partizione Leopardina. Per ottenerlo possiamo eliminare una partizione presente, oppure ridimensionare (quindi diminuire lo spazio massimo di) una di esse. Per eleminare una partizione, basta semplicemente cliccare su di essa e pigiare su “Delete“. Per ridimensionare una partizione invece, bisognerà cliccare sulla partizione prescelta e poi pigiare su “Ridimensiona/Sposta“; scegliamo nella finestra che compare quanto spazio dare alla partizione.
Ora che abbiamo spazio libero, selezioniamolo e clicchiamo sul pulsante “New”…
e creiamo una partizione di tipo FAT32. La grandezza che daremo a questa, sarà la grandezza effettiva del nostro Leopard.
Finito le modifiche, clicchiamo su “Apply”…
e, dopo aver dato le dovute conferme…
si avvierà il processo di partizionamento:
Ecco quindi una casetta per il nostro Leopard. Ora proviamo ad inserire nel nostro pc il DVD del Leopard e digitiamo (dando di conseguenza l’invio) la parola -v. Se dopo qualche minuto si avvierà il processo d’installazione, allora passate alla parte dedicata all'Installazione.
Se invece, purtroppo, il tutto si blocca, allora dobbiamo modificare il nostro BIOS, in modo che accetti riesca a comprendere ciò che la Kalyway gli sta dicendo. In questa pagina, c’è una raccolta di alcuni dei BIOS modificati ad hoc per l’installazione del Mac OS X Leopard.
Avendo un notebook ASUS F3Sv, vi descrivo il procedimento generale per aggiornare il BIOS in questo portatile: dopo aver scaricato e decompresso il file, posizioniamolo in C: e riavviamo la macchina. Al riavvio premiamo F1, andiamo nella scheda Advanced (basta premere la freccia destra) e avviamo la funzione “Start Easy Flash“.
A questo punto si aprirà una finestra, nella quale basterà selezionare il disco C:, cercare nel riquadro centrale il file f3svas.208 e premere invio su questo. Dopo aver dato le varie conferme, si avvierà l’aggiornamento del BIOS, che solitamente dura poco meno di un minuto.
Ora che la parte più difficile è passata, tocca l’installazione vera e propria del Mac OS X Leopard. Inseriamo quindi il DVD di installazione del Leopard ed inseriamo -v. Dopo qualche minuto, comparirà il menù per la scelta della lingua nel processo di installazione:
Scegliamo l’italiano e aspettiamo la fine del caricamento:
Ed ecco il benvenuto che il Leopard ci porge, clicchiamo su “Continua“:
Dopo averla letta, accettiamo la licenza d’uso:
In alto a sinistra, apriamo il menù “Utility” e scegliamo la funzione “Utility Disco“:
Nella nuova finestra, selezioniamo nella sezione a sinistra, il disco dove andremo ad installare Leopard e apriamo la scheda “Inizializza” :
In questa scheda, selezioniamo Mac OS esteso (Journaled) come Formato Volume e come Nome “Leopard“:
Diamo quindi il via al processo cliccando su “Inizializza“. Chiudiamo la finestra e ci ritroveremo davanti alla scelta dell’hard disk dove installare Leopard; selezioniamo quindi il disco rigido appena inizializzato e clicchiamo su “Continua“:
Ora avremo il menù “Riepilogo Installazione“, dove bisognerà effettuare qualche modifica attraverso la funzione “Personalizza“:
In questo menù, andiamo a deselezionare “Lingue Aggiuntive“, poiché non è presente l’italiano, che andremo ad implementare nella parte dedicata alla Post-Installazione:
Nella sezione “Kernels“, selezioniamo kernel_vanilla_92 se abbiamo un pc con Intel Centrino o un pentium più recenti del D. Se l’installazione non riesce, allora riprovate installando il “kernel_9.2_sleep” o “kernel_9.2_speedstep” (più efficente per laptop), compatibili con pc SSE2 e SSE3. Se invece disponiamo di un pc a 64-bit, proviamo ad installare, se il vanilla non porta al risultato sperato, il “Kernel_992_kabyl“. Se utilizziamo invece un AMD o Intel a 32-bit allora proviamo con “kernel_922_modin“:
Nella sezione “Graphics_Drivers“, selezioniamo i driver per la nostra scheda, nel caso del mio notebook ad esempio, gli “Nvidia_Geforce“:
Nella sezione “Patches“, selezioniamo tutti gli elementi tranne “boot_with_cpus=1_flag” e “Francais_pc_keyboard_layout“:
Controlliamo poi se le “AMD_1052_Patches“, nel caso stiamo utilizzando un pc a 64-bit, siano selezionate come i kext “SSE2_Jas1048_ACPI_APIC“, se stiamo utilizzando un pc con SSE2. Ritorniamo quindi al “Riepilogo Installazione” e clicchiamo “Installa“:
Prima dell’installazione vera e propria, si avvierà un controllo del disco, che possiamo tranquillamente ignorare:
Ed ecco finalmente la tanto decantata installazione!
Finita l’installazione
A questo punto, il pc si riavvierà. Vi sarà mostrato un video di benvenuto :
con la schermata di benvenuto, nella quale dovrete scegliere la lingua italiana.
Cliccando su “continue“, ci verrà esposto il menù per la configurazione della tastiera; scegliamo Italian - Pro e clicchiamo su “Continue” :
Nella seguente schermata, ci viene proposto il trasferimento dei dati da un altro mac; selezioniamo “Do not transfer my information now” e clicchiamo su “Continue” :
Inseriamo alcune informazioni:
Altre piccole domandine che Leopard ci pone:
Tocca ora creare un account seguendo la procedura guidata (potremo modificare anche in seguito queste opzioni):
Impostiamo il Fuso orario:
Impostiamo anche la data e l’ora:
Nella prossima schermata, selezioniamo “My computer does not connect to the Internet” e clicchiamo su “Continue”
Un appunto di Leopard che ci ricorda registrarci; clicchiamo su “Done“…
Dopo l’installazione di Leopard, il nostro Windows non si avvierà più. Ma niente di grave, come detto in precedenza infatti, bisognarà utilizzare il CD/DVD di installazione del nostro Windows, e avviare la riparazione.
Se utilizziamo Windows Vista, sarà sufficiente inserire nel lettore disco il CD/DVD di installazione e cercare un tasto simile a “Repair my computer” (lo troverete appena sotto “Install Now“):
Con Windows XP (Sergio Palermo), alla schermata di Setup premere il tasto Invio, quindi, alla schermata successiva (quella che mostra la licenza del prodotto) premere il tasto F8. Successivamente viene chiesto se installare Ex-novo XP o riparare una precedente installazione.
Quindi selezionare l’installazione da riparare (con le frecce su-giù) e premere il tasto R. In questo modo, il Setup copierà sul disco i files necessari per il corretto funzionamento del sistema e la macchina si riavvierà automaticamente. Rimuoviamo il CD di Windows ed il nostro XP ripartirà.
Come avrete notato, Leopard si avvia soltanto se inseriamo il DVD di installazione. Per evitare questa fastidiosa procedura, possiamo creare un dual boot fra Windows e Mac, in modo che saremo noi a scegliere di avviare l’uno o l’altro sistema operativo.
Se utilizziamo Windows Vista, possiamo sfruttare l’ottimo EasyBCD per giungere allo scopo. In particolare, dovremo innanzi tutto, scaricare EasyBCD e un software come MacDrive (versione di prova) o HFSExplorer (software gratuito compatibile anche con sistemi a 64-bit), in modo di abilitare la lettura delle partizioni HFS+ anche da Windows.
Dopodiché, avviamo EasyBCD e posizioniamoci nella scheda Add/Remove Entries:
In questa finestra, dirigiamoci nella scheda Mac:
In “Type“, scegliamo “Generic x86 PC” e come nome, le parole che saranno visualizzate per l’apertura di Leopard:
Clicchiamo quindi su “Add Entry“:
Andiamo ora nella scheda “Change Setting“:
Qui possiamo decidere il sistema che allo scadere del tempo (tempo configurabile in “Bootloader Timeout“) si avvierà:
Ora se abbiamo installato MacDrive, in “Computer“, ci sarà mostrato il disco del nostro caro Leopard :
Localizziamoci quindi in E:\usr\standalone\i386\ (E: è il disco di Leopard, quindi dovrete cambiarlo a seconda della lettera che gli è stata assegnata nel vostro pc):
Copiamo quindi il file Boot.efi in C:\NST, e in questa cartella rinominiamolo nst_mac.efi :
Tutto questo procedimento, è servito per trovare le istruzioni da dare a EasyBCD per avviare Leopard senza bisogno del DVD di installazione. Con HFSExplorer, la procedura è speculare, soltanto che per trovare boot.efi ci basterà attivare il programma, dirigerci verso \usr\standalone\i386\, selezionare “boot.efi” e cliccare su “Extract“. Quindi rinominarlo in nst_mac.efi e posizionarlo in C:\NST.
A questo punto provate voi stessi a riavviare il pc (o Hackintosh ) ed avviare Leopard dal menù.
Per far avvenire il dual boot di Windows XP con Leopard, basterà applicare il tanto discusso e utilizzato chain0 method. Il metodo chain0 consiste nel copiare questochain0 in C: di Windows XP. Dopo aver scaricato e posizionato il file, bisognerà modificare con un editor di testo (Wordpad o Blocco note) boot.efi (attivate la visualizzazione delle cartelle nascoste da “Pannello di Controllo” -> “Opzioni Cartella” -> “Visualizzazione“).
Aggiungiamo alla fine di boot.efi la stringa C:\chain0=”Mac OS X86″ e salviamo il file. Riavviamo il pc ed ecco la possibilità di scelta dell’uno o dell’altro sistema operativo.
Per impostare la nostra lingua in Leopard, basterà scaricare questo pacchetto di localizzazione. Prima di questo però, andiamo ad attivare la lingua automatica: dirigiamoci in “System Preferences“…
“International“.
In questo menù, nel riquadro di sinistra, andiamo a spostare con il mouse “Italiano” in prima posizione.
Ritornando al file Italian-language: dopo aver decompresso l’archivio, andiamo a cliccare due volte sul file *.pkg e si avvierà il processo guidato per l’installazione della linguaitaliana. Clicchiamo quindi su “Continua“:
Conferma per l’installazione:
Inseriamo quindi nome utente e password per dare all’installer i privilegi di amministrazione:
Installazione riuscita!
Dopo questa installazione, riavviamo il pc:
Ed ecco come il caro leopardino ha imparato a parlare correttamente in italiano
I kext sono come dei driver, che andranno a far funzionare o far riconoscere a Leopard una determinata periferica. Il metodo più semplice per installare queste tipologie di file, è tramite l’utilizzo di Kext Helper.
Ecco come utilizzarlo:
Trascinare il kext nel riquadro di Kext Helper;
Digitare la password (per avere accesso come root);
Fare clic sul pulsante “Easy Install“;
Aspetta la conferma ed effettuare un riavvio per godere del nuovo kext.