mercoledì 10 dicembre 2008

Il PageRank, l'importanza del vostro sito

Quando creiamo un sito web l'oggetto principale su cui si focalizzano molte attenzioni ed energie per promuoverlo sono in genere le famose keywords, o parole chiave del sito. Tuttavia concentrare il lavoro solo sulle keywords può non solo non dare i risultati sperati, ma addirittura penalizzare la promozione sino ad arrivare come estrema conseguenza alla scomparsa del sito dai risultati di ricerca. La cosa più importante da considerare è invece un parametro molto particolare che viene calcolato da Google attraverso molteplici fattori di valutazione: il site ranking, o PageRank. Possiamo definire questo parametro come l'importanza di un sito. Generalmente si crede che il ranking di un sito venga calcolato in base a quanto questo viene linkato da pagine esterne. E' vero solo in parte. La quantità di links influisce solo in minima parte poiché l'importanza di un sito non è determinata solo da questi parametri, ma da valori interpretati nel corso del tempo. Cerchiamo di elencarli in modo semplice:
  1. Il primo valore è l’età del nome del dominio. È un fattore molto importante per il ranking; maggiore è il tempo che un dominio rimane funzionante migliore è la probabilità che questo incrementi il ranking (molti nomi di dominio vengono aperti e mantenuti funzionanti solo per un periodo limitato, tempo necessario per mettere in opera azioni di spam massiccio utilizzando il dominio che viene poi chiuso ad operazione terminata).
  2. Il secondo valore è l’aggiornamento costante del sito. Non è importante solo aggiornare i contenuti, ma anche la modalità di tale aggiornamento. I cambiamenti di contenuto in sé non vengo considerati da Google come indice di rinnovamento, anzi le modifiche sono accuratamente registrate per un determinato periodo di tempo al fine di identificare la quantità degli aggiornamenti e la loro frequenza. Modifiche massicce di contenuto, operate in archi di tempo lunghi, potrebbero semplicemente significare solo un rinnovamento grafico del sito stesso, mentre modifiche piccole e frequenti al testo visibile sono considerate come probabile indice di manutenzione ed aggiornamento costante di informazioni. Nel caso in cui questo venga rilevato sul vostro sito dopo un periodo di "valutazione" silenziosa, il ranking aumenta.
  3. Il terzo fattore è la presenza di links esterni al sito. In molti si danno da fare scambiandosi i links reciproci al fine di tentare un incremento del ranking. Anche in questo caso Google osserva, registra e valuta, con molta attenzione e per un periodo di tempo, l'evolvere di questa situazione. Infatti la magica apparizione di decine o centinaia di links al vostro sito in un tempo relativamente breve non solo non aiuta, ma fa correre il serio pericolo di essere identificati come web spammers. Sono quindi da evitare, per quanto possibile, i link reciproci “in dose massiccia”, infatti Google considera positivamente i link esterni solo se quelli reciproci sono relativamente limitati, e solo se aumentano in maniera ragionevole nel corso del tempo in quanto viene ritenuto un indice di un aumento spontaneo da parte dell'interesse che gli utenti dimostrano verso i vostri contenuti e, soprattutto, solo se l'argomento dei siti che vi linkano sono attinenti ai vostri contenuti.
  4. Come quarto fattore troviamo la correttezza grammaticale e la semplicità di scrittura. Come abbiamo detto, Google registra, osserva e valuta. Ma com'è possibile che una applicazione software riesca a valutare e determinare gli argomenti rilevanti in un sito, oppure giudicare se le keywords di ricerca siano attinenti al suo contenuto? I motori di ricerca fanno uso di particolari programmi che "valutano" in base al testo contenuto in un sito quale sia l'argomento principale. Tali programmi, attraverso l'analisi logica e grammaticale di un testo, riescono ad identificarne l'argomento in maniera quasi sempre affidabile. Una volta eseguita questa azione si innescano i meccanismi descritti precedentemente.

L’ 'elenco potrebbe continuare con ulteriori fattori che influenzano il vostro Ranking come il Click-through rate (la percentuale di clic), il Pageviews (il numero di visitatori), il tempo di permanenza sul sito e la struttura del sito o del blog (che deve essere semplice e di qualità).
Riassumendo possiamo dire che è naturale quindi che se non creiamo i nostri contenuti in maniera corretta e sufficientemente semplice, Google non perderà tempo a tentare di individuare l'oggetto dei nostri contenuti, ma ci ignorerà e non perderà ulteriore tempo per controllare aggiornamenti, links ed altri fattori rendendoci invisibile sulla rete.

Si ringrazia ikaro.net

1 commento:

Anonimo ha detto...

ciao bedseen! Ottima guida e grazie per essere passato dal mio sito
ciauzz

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