Le linee morbide di questo telefono e il suo touch screen hanno una misteriosa aria familiare. Il logo sullo chassis non lascia adito a dubbi, ma dopo un attento esame anche il commesso di questo negozio di elettronica Cinese ammette: questo non è iPhone di Apple.
Ecco a voi l' HI-Phone. "Ma è buono ugualmente", dice il ragazzo.
E certo.
Da quelle parti, decine di altri negozi vendono cellulari "dal sapore" Nokia, Motorola e Samsung, alcuni dei quali sono evidenti scopiazzature.
“5 anni fa non c'erano cellulari contraffatti", dice Xong Ting, responsabile vendite alla Triquint Semiconduttori, un'azienda specializzata in componenti di cellulari: "C'era bisogno di un centro stile, di un gruppo di sviluppatori e di un hardware. Oggi, un'azienda con 5 impiegati può produrre cellulari, e tutti i componenti si vendono in un raggio di 100 chilometri da qui".
Proprio così: lo sviluppo dell'industria tecnologica ha dato la luce a centinaia di piccole compagnie Cinesi, alcune delle quali con meno di 10 dipendenti, tutte orientate alla realizzazioni di cellulari dal prezzo davvero aggressivo, che stanno sostituendo le borse di lusso nelle preferenze degli acquirenti 'tarocchi' di tutto il mondo.
Secondo l'Istituto di ricerca Gartner, in 5 anni i telefoni 'shanzhai' (letteralmente 'del mercato nero') hanno raggiunto una quota superiore al 20% nel mercato cinese, che è il più grande del mondo:sono esportati ormai in tutto il mondo e la loro espansione è gigantesca. Sono in grado di scimmiottare tutte le marche più note e di adattarsi rapidamente alle esigenze del mercato.
Allarmati da questa crescita così rapida, i marchi più importanti stanno premendo sul governo cinese affinchè fermi questa proliferazione (Anche la Microsoft ha fatto causa per difendere i suoi prodotti ) e tuteli la sicurezza contro i potenziali rischi da componenti difettose (batterie su tutte).
Si corre ai ripari - Nokia, il più grande produttore di cellulari del mondo, dichiara di essere al lavoro con Pechino per ovviare al problema: stessa cosa Motorola. Apple ce l'ha a morte con tutti, e non commenta.
Il fatto è che anche le compagnie Cinesi più importanti perdono terreno al cospetto delle 'piccole', che evadono le tasse e tagliano tutti i costi di produzione. "Siamo davvero stufi di questi telefoni Shanzhai", dice Chen Zheo, direttore vendite della Konka, produttore Cinese di cellulari. "I produttori legali pagano il 17% di tasse, al contrario di queste aziende minuscole".
A conti fatti, però, la Cina non sta facendo poi così tanto per fermare l'avanzata dei 'cinafonini', che spadroneggiano anche sulle tv orientali con claim come "un quinto del prezzo, stesse funzioni e aspetto", o appelli patriottici come "compra Shanzhai e dimostra l'amore che hai per il tuo Paese".
ll mese scorso, il Ministro Cinese per L'Industria e l'IT ha messo in guardia i consumatori sui rischi degli Shanzhai, poichè "le radiazioni misurate da questi dispositivi eccedono il limite": qualche settimana fa, un 45enne si è ustionato seriamente dopo che il suo cellulare gli è letteralmente esploso nel taschino.
Questo non ha fermato le vendite dei cellulari 'ribelli', che proseguono spedite con prezzi che vanno dai 100 ai 150€. "Ho visto foto dell'IPhone sul Web: è grandioso.500€ però sono troppi", dice Yang Guibin, 30 anni, dipendente di Chongqing. “Così ho optato per uno Shanzhai, comprato qui vicino. Sono praticamente uguali".
Alcuni esperti credono che il fenomeno Shanzhai sia tipicamente Cinese perchè creativo e 'ribelle' per definizione (lo stesso termine 'shanzhai' suggerisce ribellione e banditismo). "Le piccole compagnie cinesi sono attualmente tra le più innovative", dice Yu Zhu, un professore del Vassar College di New York. “ce ne sono poche al mondo in grado di sviluppare così rapidamente soluzioni in risposta al mercato”
Features Aggiuntive - A ben guardare, aldilà dell'aspetto simile, le aziende aggiungono features aggiuntive come schermi più grandi, doppio alloggiamento per le SIM e perfino teleobiettivi da agganciare alle fotocamere dei cellulari.
Per il resto, la corsa è dettata dalle strategie di marketing, che sono (loro si) poco innovative. In termini molto semplici? Rubare. Design e nomi sono copiati 'paro paro' o scimmiottati (Sumsung, Nckia).
Le stesse aziende coinvolte ammettono che si tratta di un business sporco: "siamo una sorta di produttore illegale", dice Zhang Fiyang, la cui compagnia, Yuanyang, realizza uno dei tanti clone dell'IPhone. “Ma abbiamo la capacità di realizzare ogni tipo di dispositivo.”
La battaglia sta producendo un risultato positivo, se non altro: costringe le aziende maggiori ad abbassare i prezzi, e porterà nel medio termine all'apertura di aziende cinesi davvero competitive e alternative in quanto originali e non fuorilegge.
E' il caso della Meizu, un'azienda che, proprio come Apple, sta aprendo anche i suoi stores 'stilosi' ed esclusivi: "Il nostro cellulare è già migliore dell'IPhone", dice Liu Zyu, un agente di vendita Meizu. "Il nostro obiettivo è creare un telefono che renda fiero il popolo Cinese".
Fonte: FuturoProssimo
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